IL RISPARMIO ENERGETICO NEI SERRAMENTI
Mentre scrivo questo post stiamo affrontando un momento storico unico, l’emergenza del coronavirus che ci vede costretti e restare a casa.
In verità, già prima di quest’emergenza, trascorrevamo gran parte del nostro tempo in ambienti chiusi, sia per ragioni di lavoro sia per scelta personale. Ora, invece, la prospettiva è cambiata, siamo costretti a rimanere in casa per causa di forza maggiore.
Questo, più che mai, ci porta a riconsiderare la nostra dimensione domestica e sorge il bisogno di valorizzare il concetto del “buon abitare”, cioè curare la qualità e la salubrità degli ambienti.
Oggi parleremo di come il risparmio energetico che si può raggiungere con i serramenti, sia uno degli elementi fondamentali per avere il comfort abitativo.
Come in ogni cosa, anche in questo campo ci sono delle norme a cui riferirsi.
Quella di riferimento, nel nostro caso, è la Direttiva Europea nr. 31 del 2010 che fissa – come termine ultimo entro il 2020 – il raggiungimento dell’efficienza energetica nelle abitazioni con consumi prossimi allo zero e, conseguenzialmente, la riduzione dell’emissioni dei gas serra nell’atmosfera.
Si potrebbe pensare che in Italia i maggiori consumatori di energia siano l’industria o i trasporti. Invece, andando ad indagare, si è scoperto che sono – in realtà – le abitazioni civili. Queste assorbono il 45% del fabbisogno energetico nazionale per il riscaldamento invernale e il raffreddamento estivo.
A tale proposito è stato calcolato che si può contribuire a ridurre di circa il 37% dell’energia utilizzata negli edifici se nei prossimi 10 anni intervenissimo su tutti gli edifici esistenti (sia quelli in costruzione che quelli da ristrutturare), installando vetri con Ug=1,0 W/m²K e serramenti dalla trasmittanza termica Uw<1,3W/m²K
tra il 2030 e il 2050, montassimo finestre con Uw=0,8W/m²K (valori riferiti al Sud Europa)
Cos’è l’isolamento termico
Si parla molto di isolamento termico invernale, cioè la protezione dal freddo, e si insiste molto sull’importanza di vetri basso emissivi, di canaline a bordo caldo, di gas Argon e di bassi valori di trasmittanza termica dei materiali. Ma non si considera che il problema dell’isolamento deve essere affrontato anche per il periodo estivo.
In estate, per il raffrescamento, si consuma più energia che in inverno. Per fare un banale esempio, possiamo dire che per innalzare la temperatura di 1 grado, si spende (ipoteticamente) 1 euro mentre, per abbassare la temperatura di 1 grado se ne spendono 3.
Il calcolo è evidente: i costi di raffrescamento sono il triplo di quelli di riscaldamento.
Non a caso, il black out energetico capita più spesso nel periodo estivo.
Ma quanta energia esce dalla finestra
Per renderci conto dello spreco, sia energetico che economico, devi sapere che in inverno disperdiamo circa il 34% di energia termica solo dalle finestre.
A questo bisogna aggiungere che, dal punto di vista del bilancio energetico, nel periodo estivo le finestre (soprattutto quelle esposte a est-ovest passando per il sud) non dotate di protezioni solari o schermi esterni come persiane, avvolgibili, frangisole o tende, portano una elevata quantità di energia termica dovuta al sole. Questo caldo proveniente dalla finestra crea un surriscaldamento eccessivo dei locali e quindi un discomfort e un eccesso di spesa dovuto ai condizionatori.
Finestre a risparmio energetico
Individuato, quindi, dove si verifica il consumo di energia sia in estate che in inverno, ora vediamo quali caratteristiche devono avere le finestre per regalarci il risparmio energetico e il comfort abitativo.
Teniamo presente che, come detto, ci sono delle norme cogenti che individuano dei limiti da rispettare in termini di trasmittanza termica delle finestre.
La trasmittanza termica (unità di misura W/m²K) è la quantità di calore che passa in un metro quadrato di superficie quando la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno differisce di un grado.
Questi limiti sono espressi in Uw (W/m2K) e variano a seconda delle sei fasce climatiche in cui è stata suddivisa l’Italia in base al clima.
TAB. 1: ZONE CLIMATICHE
TAB. 2: TRASMITTANZA TERMICA “U” MASSIMA
delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati soggette a riqualificazione.
ZONA CLIMATICA TRASMITTANZA “U” (W/m2K)
2015 2021
A e B 3,20 3,00
C 2,40 2,00
D 2,10 1,80
E 1,90 1,40
F 1,70 1,00
La tabella in oggetto stabilisce un principio interessante: il serramento ed il suo eventuale cassonetto sono da considerare come un tutt’uno ai fini del rispetto del limite.
A questi dati bisogna aggiungere che, per la prima volta, con il Decreto dei Requisiti Minimi vengono presi in considerazione i benefici delle protezioni solari o schermi esterni.
In alcuni casi, si arriva a prescriverne tassativamente l’uso per il rispetto dei limiti minimi imposti.
Le chiusure oscuranti assumono quindi un ruolo molto importante nel periodo estivo e il decreto citato specifica il fattore Gtot (contributo in termini di protezione solare dato sia dallo schermo che dalla vetrata isolante) come il fattore caratterizzante la chiusura oscurante/ombreggiante.
È importante sapere che non si è obbligati all’uso di queste chiusure oscuranti ma, se non le si mettono, tutta la protezione solare viene affidata alle finestre, obbligandole ad avere un vetro selettivo che raggiunga un valore piuttosto alto, a discapito della quantità di luce che entra dalla finestra.
TAB. 3: VALORE DEL FATTORE DI TRASMISSIONE SOLARE TOTALE ggl+sh
Per componenti finestrati con orientamento da est a ovest passando per il sud in presenza di una schermatura mobile.
ZONA CLIMATICA g gl+sh
2015(1) 2021(2)
Tutte le zone 0,35 0,35
(1) Dal 1 luglio 2015 per tutti gli edifici
(2) Dal 1 gennaio 2021 per tutti gli edifici
A questo punto, una volta sostituite le finestre, sorgono tutta una serie di domande:
Chi assicura il rispetto dei limiti?
Chi sottoscrive la buona riuscita dell’intervento?
Chi redige la relazione tecnica?
Ovviamente il progettista. Questi è la figura più importante in un intervento di ristrutturazione edilizia.
Un buon tecnico progetta sul lungo periodo, verifica e prescrive gli interventi come un bravo medico le giuste medicine, accompagna l’edificio adottando correttivi e miglioramenti continui, assicurando il risultato al cliente.
Un’altra figura importante è il professionista del risanamento energetico del foro finestra che, su indicazioni del progettista, realizza l’intervento assicurando il raggiungimento dei requisiti richiesti.
Conclusioni
Il risparmio energetico è un fattore di grande importanza per chiunque decida di ottimizzare le risorse nella propria casa. Per ottenerlo è bene partire dalla sostituzione di finestre e infissi che sono sicuramente il punto di maggior dispersione di calore di un’abitazione.
Il consiglio è quello di rivolgersi sempre a un professionista e non scegliere nuovi serramenti in base al prezzo più basso, ma anzi di preferire i migliori infissi sul mercato. Questo perché va considerato che un serramento dura circa 30 anni e che i costi di energia sono crescenti e le case devono avere un consumo di energia prossimo allo zero.
Un infisso di valore non è una spesa ma un investimento che si ripagherà in pochi anni, con tutta una serie di benefici economici e di comfort. Inoltre, vi ricordo che è possibile ottenere uno sconto del 50% con la detrazione governativa Ecobonus.
3 Comments
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